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Secret Laboratory by Anchor and Burden from the album Kosmonautik Pilgrimage
#somethingneweveryday#music#german music#moonjune#anchor and burden#markus reuter#alexander paul dowerk#bernhard wöstheinrich#asaf sirkis#bernhard wostheinrich#moonjune records#arno jordan#stefano castagna#ritmo&blu studio#lee fletcher#iapetus#video#valquire christopher veljkovic#live session
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Libri
[ Un piccolo estratto / 19 gennaio 2024 ]
Arrivi sul velluto delle parole.
Ho comprato un bel quaderno per poterti parlare. La copertina non ti piacerebbe un granchè. C'è una fotografia azzurra: due ragazze accanto alle loro biciclette, la strada di campagna, una curva dolce, la sera che scende verso un altrove di pioggia estiva. Tu diresti che è un pò leziosa ma non è esattamente il colore di queste parole che scrivo.
Uso una penna a punta grossa, con le note musicali disegnate sul cappuccio bianco. Scrivo per la musica dei tuoi giorni feriti, una piccola musica a inchiostro blu, graffi sul tempo.
A computer non potrei raccontarti. Ma qui sulla carta a quadretti piccoli, le lettere si uniscono, si separano, è un percorso che mette il cuore in gola, pause bianche e istanti di te, il filo di una vita che non sapevo, al tempo dell'unione dei nostri corpi.
Perchè noi facevamo l'amore e io credevo di toccarti nel cuore della vita, e poi me ne andavo, tutto solo, per le strade di Rouen.
Più tardi scendeva la sera, i caffè biondi si accendevano a poco a poco, facili tepori sgranati lungo il sagrato freddo della nuova cattedrale, arco di pietra e cemento gettato su un domani durissimo, dove il desiderio si scontra con il cielo della notte. Restavo lì sul sagrato. Il desiderio blu non poteva reggere nel tepore facile dei caffè. Restavo lì, tra due rive, insieme al tempo svuotato e notturno che da le vertigini.
Non leggerai mai queste pagine scritte in una scuola tranquilla nel vento umido d'autunno.
Forse sono solo per me, per averti ancora un pò, è la prima volta che ti tengo nel mio habitat, la prima volta che arrivi al ritmo del mio passo.
Qui i boschi si infittiscono e ti tengo nella mia vallata tra lo studio e la merenda. Sei nelle poesie di Cadou che i bambini recitano come una cantilena...
Ti raggiungerò Helène
attraverso le praterie
attraverso i mattini di gelo e di luce...
Imparo a parlarti nel silenzio di una scuola.
Sai non c'è solo l'insolenza della felicità.
Anche nella tristezza, alla fine, tutto sembra facile ed è così semplice, assomigliarsi.
Il mondo si addomestica. Di colpo ne fai quel che vuoi.
La casetta annessa alla scuola era abbandonata da dieci anni. Il sindaco di Saint-Laurent-des-Bois, Monsieur Savy, me l'aveva detto: "Sa per qualche anno abbiamo avuto soprattutto signorine giovani! Tutte sole, in questa casa non si sentono sicure e certo non si divertono granchè. In genere preferiscono abitare a Rouen. Lì possono uscire..."
Era settembre, il primo pomeriggio. La scuola somigliava alle scuole d'una volta, un pò arretrata rispetto al paese, sulla stradina che scende verso la chiesa e il centro. La casa del maestro al piano terra non è molto grande ma c'è un caminetto in ogni stanza.
Ho messo le mie lampade da tavolo, i libri, il calore della chitarra e dei tuoi album.
Nel mio inverno, nel silenzio delle lampade morbide, ti aspetto.
Te ne sei andata troppo presto. La gente iniziava ad apprezzare cose più leggere.
A nessuno piaceva più, chi si sbranava davanti a loro, le urla acide di disperazione, gli sputi sul niente.
Era il tempo del cioccolato, nella tua cucina con le tendine bianche e rosse. Allora le cucine piacevano, si sta meglio giusto un pò di lato, a margine della felicità, e senza osare dirlo.
Tu facevi dolci marmorizzati cioccolato e limone, io prendevo la chitarra e le canzoni arrivavano, limone amaro e cioccolato, caldo e freddo, felicità-pazienza.
Un pomeriggo verrai a scuola. I bambini non saranno sorpresi, ti accoglieranno come una sorella più grande, come un'amica lontana, in un giorno di pioggia nella monotonia autunnale delle aule.
Poserai il mantello su un banco, i tuoi capelli lunghi bagnati diranno le strade attaversate, la frescura dei paesi.
Sceglierai un libro dall'armadio. Noi staremo zitti, perchè tu vorrai leggere una storia, un racconto d'altri tempi.
La storia sembrerà tutta nuova, e la tua voce grave s'innalzerà su di noi come una pioggia dolcissima che si interrompe all'ora di cena. La storia sarà triste, la piccola fiammiferaia, e i sogni di luce bruceranno la sua vita fragile e bianca. I sogni sono troppo forti, e prenderai Armelle per mano.
Io sarò sguardo, un'ombra nel cuore di quel palazzo d'infanzia. La notte scenderà presto, è già la fine d'ottobre e l'inizio d'un sortilegio blu d'inverno. Porterai la mia classe alla soglia dell'inverno, su sentieri d'altrove.
Ci sarà qualche domanda. Risponderai molto lentamente, quasi a lato della loro attesa.
Loro non conosceranno il tuo paese, forse solo il tuo nome, che ripeteranno, sillabe di mistero, dal gusto di racconto e villaggio sotto la pioggia.
Canteranno per te Tout Bas-Tout Bas, ninna nanna sulle immagini di Andersen, con il capitano di legno che dice :"Passate, prego. Passate!"
Passate, il sogno è là, passate sull'altra riva con l'amica lontana e il suo mantello inzuppato.
Io l'aspettavo, bambino, nelle lezioni di noia, all'ora dello studio. Lei non arrivava mai dormiva nei miei libri, febbre di racconti impossibile dolcezza.
In questa sera d'ottobre sarà là, in fondo al tuo sguardo come una febbre eterna.
Custodisco il tuo nome, che non ti racconterebbe.
La tua morte ha richiuso per me quel nome che non ti racchiude più, perchè?
Avevo steso il mal di te al fondo di due sillabe.
Ma tu sei più vaga, un nome leggero che non ti racconta.
Sei tu nell'ombra dei tigli e nelle risate dei bambini, negli sguardi che fuggono dalla finestra, nella freschezza dell'acqua quando c'è Disegno.
Ho mostrato i tuoi album ai miei scolari, non ho detto che ti conoscevo...
Quando al mattino uscivi per andare a scuola in square Carpeaux, una voce ti chiamava.
Ti rivedo.
Ti volti, vivace, la cartella sulla spalla. Hai un grembiule ricamato a quadretti bianchi e azzurri. Quel nome, gettato nella piazza d'aprile è il tuo, perchè volti la testa, il caschetto dei tuoi capelli ondeggia, e tu hai i gesti vivi e lo sguardo dolcissimo. Nathalie ti corre incontro. L'aspetti. In equilibrio su un piede solo, ti sistemi la calza, la cartella si china con la tua schiena.
Andate a scuola, laggiù, poco lontano, in un sobborgo di Parigi.
Ci sono grandi silenzi nella mia classe, come il rito dei dettati... Leggo molto lentamente, passando tra le file, talvolta mi fermo.
"Alain, dove sei rimasto? Rileggo per Alain...Punto. Fine del dettato...Scrivo il nome dell'autore alla lavagna..."
Penso un poco a ciò che faccio, durante la prima lettura. Ma dopo... Rileggo una volta per la punteggiatura, un'altra per il senso.
In quel momento, nel silenzio, tutti mantengono una parvenza di serietà, ma le parole se ne vanno un pò più lontano, lungo le vie dell'inchiostro blu.
Il sabato, dopo la ricreazione delle dieci, ogni scolaro va al rubinetto per riempire il vasetto di yogurt. E' l'ora del Disegno.
Fuori, l'estate sonnecchia ancora al sole biondo di fine settembre. Dentro profumo di acquerello bagnato. E un pò di trambusto.
"Maestro, posso andare a cambiare l'acqua?" Tengo la brava infanzia al fondo delle ore dimenticate, quando mezzogiorno non arriva, quando i colori impallidiscono sui fogli inzuppati e i mormorii si spengono.
Tutta l'infanzia è lì.
Fuori, un paese approssimato, niente più grida, niente giochi, i vecchi si parlano lentamente, il tempo sembra più lungo.
Laggiù vicino alla Risle, Madame Dubois stende le lenzuola in un giardino troppo nudo, il tempo non passa.
[...]
Sono da te , questa sera, oltre i paesi, oltre l'oblunga dolcezza delle vallate. La mia vita si addormenta al fondo della tua assenza: mi sono colato addosso questa vallata per tenerti con me, per metterti sulla carta fino in fondo.
Nella pace di un paese e di una scuola, ti imparo.
C'è questo quaderno, su un banco di scolaro; ti scrivo la mia memoria.
Sono qui a metterti per iscritto, a colpi di penna, a colpi di passato: è la mia vita, il riflesso della tua memoria disegnata.
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#La Stagione Azzurra#Philippe Delerm#Libri letti#Libri di Formazione#Prosa poetica#Scrivere come dipingere
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14/7 Il top dj olandese Gregor Salto fa scatenare Woodpecker Milano Marittima
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni. Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo.
Venerdì 14 luglio in particolare lo show è dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta). Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
///
La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay).
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno...
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate.
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
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14/7 Il top dj olandese Gregor Salto fa scatenare Woodpecker Milano Marittima
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni. Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo.
Venerdì 14 luglio in particolare lo show è dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta). Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
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La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay).
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno...
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate.
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
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14/7 Il top dj olandese Gregor Salto fa ballare Woodpecker Milano Marittima
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni. Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo.
Venerdì 14 luglio in particolare lo show è dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta). Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
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La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay).
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno...
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate.
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
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Info & Booking +39 348 860 9356
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Milano: EXTRALISCIO al Teatro Studio per La Milanesiana
Milano: EXTRALISCIO al Teatro Studio per La Milanesiana. Dopo essersi fatto conoscere dal palco del Festival di Sanremo, aver partecipato alle colonne sono di film come “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati e “Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza” di Elisabetta Sgarbi, ed essersi esibito non solo in tutta Italia ma anche all’estero, MIRCO MARIANI con il suo gruppo EXTRALISCIO, è in tour con una serie di imperdibili concerti. La voce morbida e dolcissima di Mirco Mariani trasporta il pubblico in un mondo di ritmi imprevedibili e di sogni, fluttuando su una commistione unica di generi musicali. Gli Extraliscio, guidati dalla follia polistrumentale dell’eclettico Mariani, eseguono sul palco le canzoni che li hanno consacrati, come “Bianca Luce Nera”, “La nave sul Monte”, “Amarsi come una regina” e “Capelli Blu”, i brani dell’ultimo album “Romantic Robot” (prodotto dall’etichetta Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi e distribuito da Sony Music Italy) e si lasciano trasportare di volta in volta da nuove ispirazioni Techno Liscio! Ogni concerto è irripetibile e prezioso per il pubblico, che è invitato a tenere il ritmo, cantare o farsi trascinare a occhi chiusi nel mondo unico di questa band che incrocia tradizione e avanguardia. Sul palco Mirco Mariani (pianoforte, synth, mellotron, chitarra noise, voce) con Enrico Milli (tromba, flicorno, fisarmonica, mellotron, synth), Filippo Cassanelli (contrabbasso, basso elettrico), Gaetano Alfonsi (batteria) e Mattia Dallara (elettronica e campionamenti) ai quali non di rado si aggiungono degli ospiti speciali che rendono ancora più imprevedibile ogni concerto. Di seguito le prossime date: 3 giugno all’Arena del Castello Malatestiano di Gatteo (Forlì – Cesena) 4 giugno al Teatro Studio di Milano - La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi – con PETER PICHLER (trautonium) e MASSIMO SIMONINI (theremin) 8 giugno a Bologna per Oltre Le Nuvole, concerto di beneficenza a sostegno dell’Emilia-Romagna 21 giugno al Teatro San Rocco di Seregno (Monza Brianza) - La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi – con PAOLO FRESU 24 giugno in Piazza Lusvardi Soliera (Modena) – Fiera di Soliera 30 giugno alla Dimora Giorni di Pignola (Potenza) 2 luglio in Piazza della Libertà a Bagnacavallo (Ravenna) - La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi – con DAVIDE TOFFOLO e vs BANDABARDÒ 8 luglio in Piazza Ricasoli a Bagno di Romagna 19 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano (Prato) – Festival delle Colline 20 luglio in Piazza Fiume a Scandiano (Reggio Emilia) – Mundus Festival 2 agosto alla Piazzetta Pescheria di Pordenone 12 agosto Budapest – Sziget Festival 20 agosto ad Ariano Irpino (Avellino) - Ariano Folk Festival... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Cara Confindustria quando sarà finita (?), dove ti nasconderai?
È il 23/2 ci sono 154 casi e 3 morti di virus. Il Governo vara prime misure. Parola d'ordine?
SOSTEGNO ALLE IMPRESE!
Confcommercio però anticipa: si ok, gentile eh, ma chiudere Milano MAI ("per appena due casi, siamo seri" cit.)! Insieme agli eroi romantici Sala e Zingaretti lanciano #milanononsiferma con suicida happening-focolaio a spritz e coronavirus. Esercenti del nord poi pretendendono per sé, Confindustria e Piccole Medie Imprese privilegio di scrivere col Governo decreto interventi economici urgenza (allora "appena" 3,5 miliardi..che cmq per un virus che aveva ancora fatto meno morti dei fulmini estivi non è poco eh).
passa una settimana, è il 2/3: siamo a 322 casi e 10 morti e, inspiegabilmente, la Lombardia smette col tracciamento e coi tamponi sui cluster (modello coreano). E perché? Dopo 2 ore CONFINDUSTRIA BERGAMO dichiara in lungo studio senza riferimenti (e impaginato pure male): "lo screening in Italia procede a un ritmo più elevato rispetto ad altri Paesi, dando una sensazione fuorviante di tassi di infezione più elevati...". Per questo auspicano misure di contenimento "alla Codogno" (cinesi) al grido: #bergamoisrunning e, con Giorgio Gori, sindaco della città anche #bergamononsiferma. La paura è per i test positivi con quarantene di asintomatici (75% casi) e malattie di massa da pagare tra il milione e mezzo di operai di Brescia e Bergamo, i riders, la logistica ecc...
Anzi, giorno dopo, RILANCIO Confindustria, Assolombarda, Fedelalberghi, la Cisl, Cigl e Uil, Matteo SALVINI, Corsera, Repubblica, Sala, Gori fanno pressione : "RIAPRIRE TUTTO, non si può fermare Lombardia sarebbe fermare Italia".
Passano giorni tra cronache belliche in corsia e tira e molla per mangiare briciole dei soldi del decreto. Poi, dal 4/3, inizia curva calante dell'entusiasmo di Gori: "E se chiudiamo tutto (?), diamo ai lavoratori ferie, e le dovranno recuperare ad agosto? ".
NEIN!!! Dicono l'SS industriali. Dagli ospedali bergamaschi i racconti iniziano a trapelare e sono raccapriccianti.
8 marzo: in manco 3 giorni si arriva a 7375 contagiati e 366 morti. E da lì a 10 giorni l'" eccellenza" Lombarda è KO. La disperazione dei medici irrompe nelle trattative per scrivere sto cazzo di decreto da 3,5 miliardi. E in ore drammatiche, Conte diventa Commissario del Popolo del PCC e fa Lombardia Zona Rossa e visto che si trova pure tutta l'Italia!
TUTTIACASA! Tranne chi?
Sempre loro, gli operai internati nelle fabbriche stile Guandong ma lombarde, in mezzo all'ecatombe.
Il giorno dopo, da Pomigliano a Modena però, esplode rabbia carcerati e tute blu, rivolte e scioperi.
Crollano le borse, il virus si diffonde.
Si arriva al 14 Marzo: sedati nel sangue i tumulti. La Lombardia ha finito letti in terapia intensiva. A Bergamo e Brescia ormai si fa una sepoltura ogni mezz'ora e le campane non smettono di suonare. L'esercito è nelle strade vuote dell'intero paese. E ancora nelle fabbriche si lavora ma, ATTENZIONE, con una mascherina ffp2! 1,5 milioni di persone continuano a muoversi in quelle provincie mentre l'intero paese è confinato in casa, pena arresto, e dai balconi si grida all'untore o Emiliano e De Luca vanno a caccia di conterranei da mettere alla berlina.
E lì 1,5 milioni di persone, tutte là!
Epilogo: i morti adesso sono arrivati a 1441. E crescono. Ieri, alla fine, ai criminali di Confindustria, ai feroci boia di questa vicenda vengono riconosciute agevolazioni fiscali, aiuti, crediti (su decreto da 25 miliardi!). I lavoratori 100 euro e cig.
Ora si chiude davvero, loro stappano, qualcuno è morto, qualche folgorato ulula l'inno alla luna, donne costrette a convivere con proprio carnefice, disagio sociale nascosto dalle mura domestiche, Salvini ce l'ha coi negozi dei bangla, bah...
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Fiori nella mani_Cd
1996
Fiori nella mani è una raccolta di undici brani legati da un comune denominatore: “…ho provato ad esplorare il rapporto tra padre e figlio – rivela De Chirico – sentivo la necessità di lasciare ai miei bambini una specie di testamento. Quello che spero per la loro vita è che, nel momento della raccolta di ciò che faticosamente avranno seminato, possano ritrovarsi tra le mani dei fiori profumati e colorati. Tra le nefandezze della nostra quotidianità i “fiori tra le mani” sono metafora di felicità: e gratificazione. E’ questo ciò che spero per loro.”.
Il disco, inoltre, offre numerosi spunti per una riflessione più approfondita sulla condizione dell’uomo contemporaneo, continuamente costretto a confrontarsi con i disagi prodotti da una società spesso priva di indirizzi e risposte appaganti. Fiori nelle mani è un cartello indicatore, una freccia orientata verso l’alto, verso il cielo, là dove Giuseppe De Chirico identifica la soluzione ai tanti interrogativi della vita.
Canzoni e testi Recensione a cura di L.D.C.
Fiori nelle mani: Scheda informativa
Hanno collaborato:
David Brian Srb (basso elettrico, tromba, cori)
Emmanuele Dicembrino (piano, tastiere)
Roberto Rossi (batteria)
Luca Gallina (chitarra elettrica)
Pippo Guarnera (hammond)
Fabrizio Brilli (chitarra elettrica)
Giuseppe Rutigliano (chitarra elettrica)
Luigi Fiumicelli (pedal steel)
Larry Chaney (chitarra elettrica)
Dickie Brown (chitarra elettrica)
Marco Genta (piano, tastiere)
Renata Tosi (cori)
Giorgio Ammirabile (cori)Produzione artistica:
David Brian SrbProduzione esecutiva:
Walter ArescaRegistrazione (Settembre-Dicembre 1995):
David Brian Srb al Morning Star Studio (Firenze)
Stefano Castagna e Alberto Ferraris al Ritmo&Blu Studio (Pozzolengo-BS)Mixaggio (Dicembre 1995):
Alessandro Scala al Bayer Studio (Imola-BO)Mastering (Gennaio 1996):
Glenn Miller al Greenwood Studios (CH-Nunningen)Etichetta:
Morning Star Music, 1996 (CD – IAD125, MC – IAC125)
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Correre ancora
Buongiorno! Quest’AU è nata da una mia idea che poi @la-tizia-che-si-taglia0 ha voluto sviluppare. Quindi eccola qui, speriamo vi piaccia!
(Vorrei precisare che è una storia molto triste, se vi da fastidio in qualunque modo non leggete.)
Detto ciò, buona lettura ♡
“Ehi amore, mi manchi tantissimo, odio dover venire qui per farmi una chiacchierata con te… questo posto mi mette decisamente troppa tristezza. In questo momento vorrei poterti prendere per mano e portarti via, vorrei poterti abbracciare e perdermi nel ritmo del tuo battito che suona all’unisono col mio, vorrei poter assaggiare ancora una volta il dolce sapore delle tue splendide labbra…” Una lacrima ribelle rigò il volto di Ermal, che stava seduto sulla tomba di Fabrizio e con lo sguardo incantato, quasi assente, fisso alla lapide del suo amato, strinse i pugni e cercò di essere forte. Gli faceva ancora male rendersi conto che questo era l’unico modo per parlare con suo marito. Prese un respiro e continuò “Avevo bisogno di parlarti, più tardi dovrò rilasciare un’intervista, mi hanno chiesto di parlare della mia carriera e ho davvero paura che possano chiedermi di te.” Altre lacrime, non riusciva più a trattenerle “Io… Ho paura di crollare sotto gli sguardi di tutto lo studio, perché ancora non riesco a parlare di te pensando che… che tu… ecco… Te ne sei andato.” Ermal pronunciò quell’ultima frase con voce flebile e rotta dai singhiozzi del pianto liberatorio in cui stava visibilmente crollando. Mentre piangeva era come se sentisse che l’amore della sua vita fosse realmente seduto accanto a lui, come se gli stesse davvero carezzando i capelli come solo lui sapeva fare. Era l’unico a poterlo fare, adorava quando era nervoso o agitato e lui lo abbracciava e con la mano nei suoi capelli gli sussurrava dolci parole per farlo calmare. Riportò lo sguardo sulla lapide, ma stavolta sorrise malinconicamente. “Purtroppo devo andare via, fra meno di un’ora dovrò essere in studio… ma adesso sono leggermente più tranquillo, perché anche non fisicamente tu sei e sarai comunque accanto a me. Più tardi ti vengo a trovare di nuovo. Te lo prometto. A dopo, ti amo”
(…)
“Ermal fra 5 minuti devi entrare in studio che comincia l’intervista” “Va bene grazie mille” rispose lui con noncuranza in quel momento era troppo occupato a farsi quante più possibili paranoie su tutto ciò che l’intervistatore avrebbe potuto chiedergli. Era intento a fissare il suo riflesso nello specchio, mentre continuava a sistemarsi la giacca e tentava di sembrare rilassato stampandosi in faccia un sorriso estremamente falso. Si poteva facilmente notare quanto fosse nervoso, aveva le mani sudate e non riusciva a stare attento a quello che dicevano le persone che entravano ed uscivano dal suo camerino, aveva lo sguardo e la mente completamente persi. “Ermal vieni, devi entrare” lui pronunciò un “ok andiamo” molto poco convinto. Percorse un paio di corridoi e si trovò in studio. L’intervistatore lo fece accomodare in una delle sedie in plastica bianca davanti a lui, di quelle che sembrano gli sgabelli che stanno al bancone di un bar moderno. “Buona sera Ermal, come va? Ti senti pronto per cominciare?” Lui avrebbe tanto voluto urlargli un NO di quelli grandi quanto una casa, ma si limitò a sorridere e a mimare un sì con le labbra. “Bene, allora cominciamo”. Le prime domande erano state abbastanza semplici, riguardavano il perché avesse scelto di intraprendere questa strada e cose del genere, poi l’intervistatore gli chiese un po’ del suo passato, della sua infanzia e della sua adolescenza e lui riuscì a rispondere in maniera piuttosto velata. Infine arrivò il momento tanto temuto, la fatidica domanda… “Ermal, te la senti di rispondere a qualche domanda sulla tua relazione con il tuo ex marito Fabrizio Moro?” si irrigidì. Alla parola EX, Ermal cominciò a provare un po’ di fastidio “Lui è ancora mio marito, solo perché non è più tra noi non significa che non siamo più sposati” disse freddo. Il signore accanto a lui percepì il suo disagio in quel momento e lo guardò come per dire “scusa, ma non ho come aiutarti, mi dispiace” quindi esordì, continuando a fissare Ermal, con “Abbiamo parlato della tua vita di tanto tempo fa, ma adesso parliamo di un qualcosa di non troppo lontano, abbiamo un filmato da farti vedere…” Oh merda. L’unica cosa che in quel momento non sarebbe riuscito a reggere. Le foto di lui e della sua anima gemella. Partì il filmato con la foto di lui e suo marito il giorno del matrimonio. Strinse i pugni fino a farsi diventare le nocche bianche, cercò in tutti i modi di non cedere e, prima di reagire, di ascoltare ciò che stava dicendo la voce di sottofondo del filmato. Per il momento sembrava andare bene. In quella foto si trovavano all’uscita della chiesa con tutti gli invitati che gli lanciano il riso, stavano sorridendo in un modo estremamente istintivo, vero, sincero. È raro trovare quei sorrisi sui volti di entrambi, o meglio, era. Nella foto successiva si trovavano in spiaggia sotto le stelle, erano seduti su un asciugamano giallo e blu e si stavano guardando intensamente negli occhi. Spuntò un’altra foto e partì luci di Roma come sottofondo, si trovavano davanti al Colosseo, la loro stanchezza era visibile anche attraverso la foto, avevano le maglie sudate e gli occhiali da sole. Stavano ridendo. Poi partì una clip, era più vecchia rispetto alle altre. Si trovavano a Lisbona, dovevano registrare questo video dove si presentavano in Portoghese per l’Eurovision. Stavano ridendo come dei pazzi, perché Fabrizio (anzi FaBBBBrizio) non riusciva a presentarsi decentemente. Ci siamo. Una lacrima gli scese dall’occhio destro fino ad arrivare al collo. Poi un’altra e un’altra ancora. Prima che avesse potuto anche solo accorgersene si era ritrovato a piangere come un bimbo di 5 anni a cui si è rotto il giocattolo preferito. “Scusate devo andare un attimo” disse con la voce rotta dai singhiozzi del pianto all’Intervistatore ed uscì dallo studio lasciando tutti sorpresi, andò a rifugiarsi in camerino, sbattè la porta e si accasciò in un angolino. Pianse. Perché era l’unica cosa che si sentì di fare. Pianse. Perché senza Fabrizio si sentiva vuoto. In quel momento avrebbe solo voluto che suo marito fosse stato lì, accanto a lui, ad abbracciarlo e a dirgli che andava tutto bene. Purtroppo questa cosa non sarebbe mai potuta diventare reale. Fabrizio non c’è più e lui doveva accettarlo. Ma non in quel momento. Aveva ancora bisogno di sperare, di credere che un giorno avrebbe potuto svegliarsi e avrebbe potuto trovarlo sdraiato accanto a lui a sussurrargli che non lo avrebbe mai abbandonato e che lo avrebbe amato per sempre. Mentre piangeva sussurrava “perché non sei qui Amore mio, perché mi hai abbandonato in questo terribile mondo, io non voglio stare ancora qui senza di te, non riesco, eri tu il mio unico punto di fuga da questa realtà, eri colui che era riuscito a darmi un po’ di speranza, che era riuscito a farmi credere ancora a questo mondo malato. Mi manchi come l'aria…” Tra le lacrime e i brutti pensieri nella sua mente affiorò una frase, o meglio un pezzo di una canzone. Allora cominciò a cantarla sottovoce “ Io mi ricorderò di te fra le luci dell’alba di ogni abbraccio per strada mi ricorderò di te perché infondo sai stavamo bene , dimmi se c’è una buona ragione per correre ancora senza di te...” dopo quella frase era come se la voce non volesse saperne nulla di uscire. L'unica frase che riuscì a pronunciare con voce estremamente sottile fu “Fabri, ti prego, trovami una ragione per correre ancora, prima che possa fermarmi del tutto e raggiungerti, non so più come fare… Ti Amo Fabrizio, non abbandonarmi ancora…”
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Ogni persona ha la propria tecnica di apprendimento, a seconda delle sue inclinazioni e del tipo di memoria che preferisce utilizzare: visiva, uditiva o gestuale.
Questo test su stili e tecniche di apprendimento può aiutarti a capire meglio quale sia la tua modalità preferita per imparare. Lo ha messo a punto l’Università degli Studi di Milano.
L'apprendimento tramite la memoria visiva
Chi ha una memoria visiva preferisce apprendere con modalità basate sul leggere e sul guardare. Generalmente per ricordare tende a “visualizzare” i testi nella mente, è il tipo di persona che può non ricordare un concetto, ma sa dire cosa è scritto in una data parte della pagina.
Utile per organizzare lo studio può essere l’uso di colori nella sottolineatura dei testi, associando ogni tinta a una specifica funzione: rosso per le parole chiave, verde per gli esempi, blu per gli assunti base e così via.
Le tecniche di apprendimento più congeniali sono quelle visive: flowchart, timeline, gerarchie, tabelle di relazione, mappe concettuali. Strumenti fondamentali diventano la carta, la matita, gli evidenziatori. Il tipo visivo deve però esercitarsi a passare dagli elementi visivi alle parole.
Può interessarti anche l'intervista all'autore di Apprendere: istruzioni per l'uso
L'apprendimento tramite la memoria uditiva
Nella memoria uditiva le impressioni sonore prevalgono su quelle visive: si ricorda il timbro della voce piuttosto che la fisionomia, il suono della parole meglio delle immagini visive e così via.
Il tipo uditivo impara la lezione dalla spiegazione dell’insegnante o leggendola ad alta voce. Per favorire la memorizzazione e l’apprendimento una buona tecnica è leggere e ripetere ad alta voce, farsi domande e poi darsi le risposte. Serve anche ricordarsi l’intonazione e le parole usate dall’insegnante durante la spiegazione.
L'apprendimento tramite la memoria gestuale
Chi ha una memoria gestuale preferisce imparare facendo. Come spiega il sito della Statale di Milano nella sezione dedicata all’apprendimento, questo tipo di studente ricorda benissimo ogni passaggio di un esperimento quando ha avuto la possibilità di vederlo realizzato sul campo, quindi nella sua forma concreta.
Tutte le tecniche possono essere congeniali, sia quelle visive che quelle uditive, ma è necessario che siano ripetute a livello motorio. È probabile infatti che sia proprio l’atto di scrivere e riscrivere riassunti, appunti, schemi o tabelle a facilitare l’apprendimento.
A chi rientra in questa tipologia può capitare di essere sicuro di ricordare un concetto solo nel momento in cui lo scrive, quindi anche in questo caso sono strumenti preziosi la carta e la penna, perlomeno quando non si ha la possibilità di fare pratica diretta.
Si può suggerire mentre studia di camminare, muoversi, parlando a bassa o alta voce, trovando un vero e proprio ritmo che lo aiuti. Può essere utile anche la scrittura di brevi e stringati riassunti, sottolineando i concetti più importanti e i punti importanti.
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Sublevel Cells, Part I: Corridors of Silent Screams by Anchor and Burden from the album Kosmonautik Pilgrimage
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Nuovo look alle mura della stazione Certosa e alla Piazza Cacciatori delle Alpi
L’intervento ha visto la collaborazione di 3 realtà insieme all’associazione WAU, lo studio coreano Noroo Design e 70 dipendenti di un’azienda globale che avrà la nuova sede nella zona
Riqualificare Piazza Cacciatori delle Alpi e via Varesina in zona 8 di Milano, intervenendo sui muri con un progetto incentrato sul moto quotidiano del sole e della luna “I Colori della Giornata” con l’obiettivo di conferire un nuovo aspetto a luoghi abbandonati da tempo. L’intervento, ha visto la collaborazione di 3 realtà insieme un’associazione uno studio di design e un’azienda globale che avrà la nuova sede nella zona.
Il progetto di Noroo Design Studio e WAU segue quello già realizzato per il Giardino Munari (progetto Bosco Invisibile®) e per la scuola primaria Marie Curie con l’intento di continuare il piano iniziale “Sicurezza Colorata per Milano”, nato per ridefinire il concetto e la funzione di distanza interpersonale con spazi animati da dialoghi visivi gioiosi e dinamici.
Jihye Choi, Chief Director di NMDS: “Il nostro approccio assume sempre significati diversi, in questo caso lavorare con WAU! Milano e il Team Building di un’azienda ha dato vita a un’ottima collaborazione che ha permesso di trasformare il progetto in attività immediate, visibili dai dipendenti e di residenti che abiteranno il quartiere”.
Commenta Andrea Amato, presidente di WAU! Milano: “Siamo entusiasti di poter ampliare la nostra mission, migliorando il tessuto urbano con volontari che da sedici anni si occupano del territorio milanese e con interventi di riqualificazione condotti assieme lo studio Noroo. Sappiamo bene quanto il colore rappresenti uno degli strumenti più efficaci di comunicazione per il Soft Urbanism e quanto possa influenzare positivamente la vita delle persone attraverso un progetto grafico di design che riqualifichi il quartiere”.
Il progetto è composto da tre interventi che richiamano il tema del moto quotidiano del sole e della luna. Il primo si trova sul muro di Piazzale Cacciatore delle Alpi e continua su via Carlo Espinasse dove la rappresentazione del pomeriggio e della notte sfumano verso l’alba per lasciare spazio al ciclo dei colori del giorno lungo il muro del Piazzale. Tra le colorazioni utilizzate per descrivere la mutevolezza della luce del giorno sono stati utilizzati il Mineral Blu per la notte e il Giallo Maize per il pomeriggio.
Il secondo livello d’intervento è stato realizzato sui 14 vasi che delimitano la piazza lungo via Espinasse, utilizzando una stratificazione degli stessi colori del muro per conferire ritmo e senso di continuità allo spazio circostante.
L’ultimo intervento, che si trova sul muro che delimita l’uscita della stazione Certosa verso via Varesina, richiama e modula la preesistente colorazione e decorazione a piastrelle.
Il piano è stato realizzato nell’arco di in una giornata da un gruppo eterogeneo per età e nazionalità di 70 persone, prive di esperienza nella colorazione e pittura di superfici ma accomunate dalla stessa passione dedicata al progetto.
Noroo Milan Design Studio
Noroo Milan Design Studio nasce a Milano dal Gruppo NOROO, uno dei principali attori della storia dell’industria chimica della Corea del Sud, da 75 anni in vari settori di attività specializzati in colori, materiali e finiture. NMDS è Colorful Intelligence, un luogo pensato per generare networking e condividere visioni e idee attraverso il dialogo e le attività tra esperti e studiosi del settore. Composto da un gruppo internazionale di professionisti provenienti da diverse aree dall’architettura al design, dall’arte contemporanea alle installazioni site specific, dalla scenografia al lighting design, NMDS offre soluzioni di design totale fondate sull’intelligenza colorata.
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Woodpecker Milano Marittima: il 7/7 la house di Federico Scavo, l'8/7 Rivaz e Ciuffo. Il 14/7 il top dj Gregor Salto
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni.
Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo. Durante il weekend della Notte Rosa infatti il locale apre anche sabato 8 luglio. Ma andiamo con ordine raccontando le prossime serate in programma.
Venerdì 7 luglio al mixer del Woodpecker Milano Marittima, insieme al resident Mitch B. (reduce dal un dj set al Pachacha, l'esclusivo privé del mitico Pacha di Ibiza) c'è Federico Scavo (nella foto), da anni protagonista della scena house internazionale. La sua "Strump" è ancora oggi un vero inno al divertimento e al ballo. In console ed in studio di registrazione, il tocco di Federico Scavo, che è toscano ed è nato nel 1974, è unico. Non per caso le sue produzioni ed i suoi remix sono molto richiesti dai colleghi: funzionano sempre sul dancefloor e hanno sempre un certo stile. Lo show dei performer di Woodpecker questa volta è dedicato alla Terra.
Come dicevamo, in occasione della Notte Rosa, al Woodpecker Milano Marittima si continua a ballare anche sabato 8 luglio, questa con il sound di Rivaz e Ciuffo, esperti professionisti del mixer che hanno fatto ballare l'Italia e non solo. In questo caso lo spettacolo in scena è dedicato ad un altro elemento, il Fuoco.
E' già stato comunicato anche l'ospite speciale sul palco del party di venerdì 14 luglio, quando lo show sarà dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta). Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
///
La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay).
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno...
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate.
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
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S.W.A.T. 6x05 | Stagione 6 Episodio 5 — Streaming Sub Ita CB01
𝕘uarda S.W.A.T. 6x05 𝕤treaming 𝕤ub 𝕚ta, S.W.A.T. 𝕤tagione 6 𝕖pisodio 5 𝕤erie 𝕥v 𝕒ltadefinizione 𝕤enzalimiti 𝕔b01
✅ 𝐒𝐭𝐫𝐞𝐚𝐦𝐢𝐧𝐠 𝐐𝐮𝐢 » https://cutt.ly/cNTE84V
TRADUZIONE: Italiano GENERE: Crime, Action & Adventure, Dramma ATTORI: Shemar Moore, Alex Russell, Jay Harrington, David Lim, Kenny Johnson, Rochelle Aytes
TRAMA Un sergente S.W.A.T. della zona, l’ex Marine Daniel Harrelson, viene incaricato di dirigere un’unità tattica specializzata che rappresenta l’ultima tappa delle forze dell’ordine di Los Angeles, nella première di S.W.A.T. Diviso tra la lealtà per il luogo dove è cresciuto e la fedeltà ai suoi fratelli in blu, Hondo ha tutto ciò che serve per essere un leader eccellente e per fare da tramite tra i suoi due mondi.
Fiction televisiva Fiction televisiva (a cui si fa riferimento anche come fiction TV o semplicemente fiction) o sceneggiato, è il macrogenere di programmi televisivi caratterizzati dalla narrazione di eventi di fantasia, non reali.[1]
Il termine fiction, derivato dal latino fingere e generalmente usato per indicare qualsiasi opera narrativa frutto di fantasia, è in Italia un anglicismo accolto nella lingua nazionale a partire dagli anni 1960, diffusosi nei decenni seguenti grazie ma non solo, al successo delle cosiddette "soap opera" importate dagli Stati Uniti.[2] Fino all'inizio degli anni '80 venivano prevalentemente chiamati teleromanzi o sceneggiati televisivi. Per un lungo periodo, dall'inizio delle trasmissioni da parte della RAI, fino al finire degli anni '60, furono spesso creati e sviluppati in modo da avere anche la funzione di elevare il grado d'istruzione dei telespettatori, costituendo una sorta di incrocio tra il teatro e una specie di scuola nazionale.[2]
Contrapposta al macro-genere della non-fiction, la fiction televisiva si suddivide in tre principali categorie con strutture narrative, durate e collocazione nei palinsesti differenti: film TV, serie e serial.[1]
Storia La fiction televisiva nasce non molto tempo dopo l'avvio delle prime trasmissioni televisive alla fine degli anni trenta, prendendo piede al termine della seconda guerra mondiale, tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta. La prima forma di fiction era il "teledramma" o "sceneggiato" (in inglese live anthology drama, single play, teleplay o teledrama), costituito da una rappresentazione di derivazione teatrale trasmessa in diretta. Inizialmente si trattava prevalentemente di adattamenti di spettacoli di Broadway, testi teatrali classici o romanzi, ma presto iniziarono a essere frequenti anche produzioni originali; tra i contenitori che li trasmettevano Kraft Television Theatre, Goodyear Television Playhouse e Studio One.[3] Anche per una questione di necessità, caratterizzati da set ristretti e copioni che si affidavano alla bravura degli attori presi in prestito dal teatro, si contrapponevano alle spettacolarizzazioni dei film di Hollywood costituendo quindi una sorta di rivincita della cultura teatrale, anche se la trasmissione in diretta restava uno dei punti di maggiore attrattiva.[3]
La diretta, non dettata da esigenze tecnologiche, comportava un ritmo lento, con i tipici tempi teatrali: per permettere i cambi scena la telecamera indugia su inquadrature fisse in cui è assente l'azione o è di irrilevante importanza. Le ambientazioni si trovano sempre all'interno degli studi televisivi perché le telecamere necessitano di un'illuminazione della scena molto curata, negli esterni forniscono ancora scarse prestazioni. Ciò comporta anche una impostazione interpretativa e recitativa profondamente diversa rispetto alla fiction più moderna. Date le lunghissime sequenze prive di interruzioni, gli attori, infatti, dovevano necessariamente essere in possesso di solide esperienze e tecniche teatrali. In tal senso, molti sceneggiati di quell'epoca, rivisti oggi, se da un lato appaiono per l'appunto dilatati in ritmi molto lenti, dall'altro rivelano spesso, nelle performance degli attori, anche quelli non protagonisti, un livello interpretativo molto elevato e raffinato.
Dalla seconda metà degli anni cinquanta la trasmissione in diretta viene pian piano abbandonata: registrare su pellicola era meno difficoltoso e offriva nuove opportunità di guadagno con le ri-distribuzioni nazionali e internazionali.[3] Dai teledrammi si passa quindi a una serie televisiva che pur mantenendo una struttura episodica si affida a ambientazioni e protagonisti fissi, sempre con lo scopo di produrre più episodi possibile per riempire i palinsesti, la cui produzione non è più gestita direttamente dalle emittenti ma delegate alle case di produzione cinematografiche. Uno dei maggiori successi di questo periodo è I Love Lucy. Agli inizi degli anni sessanta, con l'aumentare dei costi di produzione, diminuisce il tipico numero di episodi prodotti all'anno per una stessa serie, passando da una trentina-quarantina ai 22-24 per stagione, standard rimasto in vigore nei decenni successivi. A questo periodo risale anche la nascita della "stagione televisiva" così come intesa anche in senso moderno, che ricalca la durata della stagione scolastica andando da settembre a maggio, lasciando i mesi estivi, quando il pubblico medio davanti ai teleschermi diminuisce, alle repliche o a programmi più a basso costo.[3]
Per quanto riguarda i serial, dagli anni cinquanta iniziarono ad essere rappresentati in televisione diverse soap opera già trasmesse via radio, tra cui la longeva Sentieri. Si trattava di un genere tuttavia secondario, relegato alla fascia del day time, anche se a partire dagli anni sessanta iniziò a trovare popolarità nel Regno Unito e, alla fine degli anni settanta, trovò gloria in prima serata anche negli Stati Uniti con il successo internazionale di Dallas.[3] Dagli anni ottanta le potenzialità del racconto "seriale" iniziarono quindi ad essere sfruttate anche per le serie televisive del prime time e storyline che si sviluppavano lungo più episodi o stagioni divennero sempre più frequenti.
La fiction seriale, la cui diffusione è riconducibile al feuilleton ottocentesco, prima della televisione era già ampiamente utilizzata nel mondo letterario, al cinema e alla radio.[4] I motivi del successo secondo alcuni osservatori si possono ricondurre al grado di rassicurazione che offre allo spettatore: se una puntata è apprezzata è probabile si apprezzi anche la successiva, mentre la visione di un film è più frequentemente una sorta di scommessa. La ripetizione diventa quindi un elemento di fidelizzazione, mentre nel caso dei serial subentra la curiosità nel seguire l'evolversi della trama; altro punto forte è la capacità di immedesimarsi in certi personaggi e ambienti o lo sviluppo di un vero e proprio legame affettivo con il proprio protagonista preferito.[4]
Trova tutte le serie TV e i film che puoi riprodurre in streaming online, comprese le serie trasmesse oggi. Se ti stai chiedendo cosa puoi guardare su questo sito web, dovresti sapere che include generi tra cui serie poliziesche, dramma, mistero, azione e avventura. Grazie mille Diciamo a tutti coloro che sono felici di accettarci come notizie o informazioni sullo spettacolo della stagione, sugli episodi e su come guardano i loro programmi TV preferiti. Speriamo di poter diventare il miglior partner per te quando cerchi consigli per uno spettacolo televisivo da vari paesi in tutto il mondo. È tutto da parte nostra, saluti.
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Scrivo e scrivo e scrivo equazioni, disequazioni, integrali, logaritmi, esponenziali, riempio e sporco carta con il blu della mia penna, e nel mentre il cervello si stanca, muore lentamente al punto da scatenare una rivoluzione, un mal di testa, che borghesemente reprimo con la mia arma, un moment. Accendo la musica, tolgo gli occhiali, chiudo gli occhi, le mani sugli occhi, i pollici sulle tempie, cambio la musica, Claire de Lune, Debussy, è la fine della giornata, gli occhi mi si chiudono come il sole scende giù dietro ai colli in lontananza, il rosa del cielo si riflette sulle pareti del salotto, dove studio, guardo alla mia sinistra fuori dalla finestra. Scende lo scuro e mentre le energie se ne vanno vengo cullato da una dolce melodia, e questa si fa più veloce, come seguisse il ritmo di una coppia che fa all’amore dolcemente, come se chiudendo gli occhi venissi trasportato sopra le nuvole grigio blu della prima sera e sentissi una brezza fresca, quasi estiva, rigenerante. E il ritmo si fa di nuovo lento, come suggerisse di addormentarsi lentamente con grazia, finalmente in pace con il mondo.
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YAMATO VIDEO: le uscite home video di dicembre
Disponibili da oggi quattro nuove edizioni da collezione.
Disponibili da oggi quattro nuove edizioni home video, targate Yamato Video, Koch Media e Anime Factory, che proseguono la linea editoriale di pubblicazioni a ritmo mensile. Ve le avevamo anticipate nel nostro speciale in occasione del Lucca Comics & Games, ma vediamole in dettaglio.
La trilogia cinematografica diretta da Toshiyuki Kubooka presso Studio 4°C, che racconta il primo grande arco narrativo di “Berserk”, il celebre manga di Kentaro Miura edito nel nostro paese da Planet Manga, torna in una soluzione unica. I tre film di “Berserk - L’Epoca d’Oro” (L’uovo del Re dominatore, La conquista di Doldrey e L’avvento) sono da ora raccolti in un’edizione steelbook, corredata di tre maxicard da collezione raffiguranti le rispettive locandine.
Nelle terre di Midland, un ragazzo immensamente forte conduce una vita priva di desideri e sogni, combattendo una battaglia dopo l'altra senza schierarsi con qualcuno o credere in qualcosa. Il suo nome è Guts, ed è un mercenario... Su quello stesso suolo muove i suoi passi un uomo dalle immense ambizioni, la persona che ha raccolto a sé un valoroso gruppo di soldati, la Squadra dei Falchi. Il suo nome è Griffith e, grazie a questi due fondamentali elementi, farà strada alla sua gloria...
Il box steelbook in versione Blu-ray è ordinabile su Amazon al prezzo di € 45,90, mentre l’edizione DVD è disponibile a € 36,90.
Nuova edizione, sempre steelbook, anche per “La Tomba delle Lucciole”. Lo struggente capolavoro di Isao Takahata e Studio Ghibli è ora raccolto in un Blu-ray e accompagnato da due DVD contenenti gli storyboard e una corposa galleria fotografica delle reali ambientazioni e delle relative trasposizioni su disegno.
Kobe, 1945. Seita e la piccola Setsuko vivono con la madre, mentre il Giappone sta perdendo la guerra e gli americani bombardano sempre più frequentemente l'isola. Durante un raid aereo il napalm devasta il loro quartiere e la madre dei ragazzi soccombe. I due trovano rifugio presso la zia paterna, ma ben presto le risorse limitate hanno la meglio sullo spirito di misericordia di quest'ultima. Seita sceglie di andarsene e porta con sé Setsuko in un rifugio abbandonato, che trasforma in una rudimentale nuova dimora. Ma nonostante la guerra stia per finire, la scarsità di cibo a disposizione si fa sempre più grave.
Il box steelbook è ordinabile su Amazon al prezzo di € 19,99.
Torna per la prima volta anche in alta definizione “Ufo Robot Goldrake”, la storica serie prodotta negli anni ‘70 da Toei Animation che ha reso celebre il robot nato dalla mente del maestro Go Nagai. L’edizione contiene una traccia italiana sia con il doppiaggio storico che con un nuovo adattamento, dei sottotitoli italiani fedeli all'originale, le sigle storiche della versione TV italiana e un booklet esplicativo con disegni preparatori.
In seguito all’invasione del suo pianeta natale da parte delle truppe di Re Vega, il principe Duke Fleed si vede costretto a fuggire sulla Terra a bordo del suo robot spaziale Goldrake. Spaesato e ferito, Duke Fleed viene accolto dal dottor Procton, il direttore dell’istituto di ricerche Spaziali. Oltre a curarlo lo spaccia anche per suo figlio Actarus. Nel frattempo passano 8 anni e Re Vega arriva ad invadere anche la Terra. Actarus torna quindi a bordo del suo fedelissimo Goldrake e insieme allo storico pilota del Mazinga Z Koji Kabuto, inizia una lotta feroce contro gli invasori.
Il secondo dei tre box previsti, che raccoglie gli episodi dal 29 al 52, è ordinabile su Amazon al prezzo di € 48,99 nella versione Blu-ray, mentre a € 34,98 in DVD. Il terzo box che completerà l’edizione sarà disponibile dal 17 gennaio 2019.
Raccolta in un unico box DVD la serie “Capitan Harlock SSX - Rotta verso l’infinito”, prodotta fra il 1982 e il 1983 da Toei Animation, attestandosi come la seconda basata sull’iconico personaggio di Capitan Harlock ideato da Leiji Matsumoto. Oltre ai 22 episodi dell’anime, l’edizione è corredata da un booklet esclusivo di 24 pagine con le sinossi degli episodi, i disegni preparatori originali e dei dossier di approfondimento sull’autore, sui vari personaggi e sulla serie tv.
Capitan Harlock SSX riprende la storia del pirata spaziale raccontata dal film l‘Arcadia della mia giovinezza. In un mondo conquistato dalla razza aliena degli Umanoidi in cui gli uomini sono ridotti in schiavitù, Harlock insieme a pochi altri, cerca di opporsi con tutte le sue forze alla dominazione aliena.
Il cofanetto è disponibile su Amazon al prezzo di € 36,90.
SilenziO)))
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